Alda Merini nella sua splendida poesia “Il mio passato” scrive così: “Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.”
Mai come in questo momento della nostra vita probabilmente abbiamo toccato con mano la verità di queste parole.
Certi giorni volano via veloci, altri sono pesanti come borse della spesa e la sera ci ritroviamo inesorabilmente a fare i conti.
Avremo speso bene la giornata? Abbiamo buttato via del tempo?
Chissà perché se trascorriamo la giornata a fare pulizie, lavatrici, spesa, cucina a servizio della famiglia, ci pare di aver bene utilizzato il nostro tempo, mentre se abbiamo dedicato anche soltanto una mezz’ora a fare qualcosa che ci piace, leggere un libro, scrivere, dipingere, lavorare a maglia, guardare un bel film, farci un bagno rilassante, siamo assalite dai sensi di colpa, perché abbiamo sprecato ore preziose. Eppure come dice la Merini, questo meraviglioso istante alla fine è tutto ciò che abbiamo per non perdere occasione di esser felici,di stare bene,sapendo che non tornerà più.
E invece ci lasciamo subissare da sensi di colpa, ci sentiamo pessime figlie, mogli, madri e il cielo sopra di noi, ogni volta che lasciamo che ciò accada, si abbassa di un altro palmo.
Da dove arrivano i nostri sensi di colpa?
Qualche volta da voci lontane, di persone già andate che ci hanno lasciato in eredità prediche e rimproveri, come i nostri genitori. Altre invece le abbiamo tra le mura di casa nostra, ci osservano e ci giudicano facendoci sentire inadeguate.
Eppure c’è un tempo per ogni cosa.
Per occuparsi delle mille incombenze quotidiane, ma anche per sedersi un momento, guardarsi allo specchio e volersi bene.
Perché non possiamo pretendere che altre persone ci stimino, ci rispettino e ci apprezzino, se non saremo noi le prime a farlo.
E voi come lo vivete il vostro tempo? L’avete rubato ? Vi sentite in dovere di restituirlo? Siete convinte del vostro valore?
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