Mi vergogno a scriverlo, ma esattamente come lo scorso anno di questi tempi, mi sono ritrovata con delle povere mele avvizzite che tutti si rifiutano di mangiare.
Non so da quanto tempo se ne stavano lì, in un angolo fresco della taverna, annoiandosi a morte, in attesa che qualcuno si accorgesse di loro.
E finalmente oggi che avevo un po’ di tempo, le ho trasformate in una buonissima torta.
So già cosa penserete, che fa caldo, che non è tempo di accendere il forno eccetera, eccetera e avete ragione, ma io avevo in mente di sperimentare una ricetta che mi frullava nella testa da un po’ e così mi sono cimentata. Potete prepararla la mattina presto o la sera tardi se non volete che il forno trasformi la vostra cucina in una sauna, e vi garantisco che a colazione domattina vi farà piacere avere una fetta di torta da gustare anziché i soliti biscotti.
Ecco la ricetta:
TORTA CON MELE ANNOIATE
Ingredienti
3 uova
250 g di zucchero
230 farina
1 confezione di mascarpone da 250 g ( o di ricotta o 150 g di burro sciolto)
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
2 mele (anche 3 se ne avete)
1 cucchiaino di cannella (se vi piace)
Preparazione
Cominciate a frullare le uova con lo zucchero, aggiungete il mascarpone, la farina, il lievito e la vanillina fino ad ottenere un impasto morbido. Nel frattempo tagliate le mele a cubetti e aggiungete un cucchiaino di cannella mescolandole bene. A questo punto potete procedere come preferite: aggiungete le mele all’impasto mescolando fino a quando non saranno amalgamate, oppure come ho fatto io, stendete una parte dell’impasto sul fondo della teglia rivestita di carta forno, versate tutte le mele e terminate di versare l’impasto rimanente coprendo tutta la superficie. Infornare a 170 gradi per 35/ 40 minuti. Se vi piace cospargete con un po’ di zucchero a velo.
Le mie mele hanno finito di annoiarsi e hanno dato vita a una buonissima torta 😋😋





LA NOIA
“La noia è una sensazione di vuoto momentaneo,
provocato dal fatto che la nostra mente è alla continua ricerca di stimoli”.
Da sempre l’essere umano rifugge da lunghi tempi di inoperosità.
Qualcuno ha scritto che probabilmente i primi segni sulle pareti delle caverne che risalgono alla preistoria raffiguranti momenti della vita degli uomini primitivi, erano stati realizzati nelle giornate di pioggia per ingannare il tempo.
Ho sempre pensato alla noia come a qualcosa da cui stare alla larga, un nemico da combattere che rischiava di rendermi oziosa e inattiva.
Poi durante il lockdown mi sono ritrovata con un tempo dilatato che mi lasciava tanto spazio per pensare, ed è stato in quei giorni che mi sono fatta coraggio e ho aperto il mio blog.
Ho capito che è proprio nel momento in cui sopraggiunge la noia che la nostra mente si attiva andando alla ricerca di tutti quei buoni propositi, quei desideri, quei sogni che teniamo stipati in un cassetto della nostra memoria perché manca sempre il tempo per tirarli fuori e provare a realizzarli.
Mentre il corpo è fermo, il cervello si mette in funzione suscitando in noi la voglia di rimetterci in gioco con nuovi progetti, costringendoci a fare i conti con ciò che funziona e che non funziona nella nostra vita, andando alla ricerca di qualcosa di bello che dia un respiro nuovo alla quotidianità.
“Ciò che mi colpiva, soprattutto,
era che non volevo fare assolutamente niente,
pur desiderando ardentemente fare qualche cosa”.
A. Moravia
Certo la noia va consumata a piccole dosi, ma guai se non ci fosse.
Io faccio una gran fatica ad annoiarmi e faccio ancora più fatica a non importunare i miei figli quando si concedono un momento di “dolce far nulla”.
Sono figlia di una mamma operosa che non stava ferma un momento. Se chiudo gli occhi la vedo ancora darsi da fare, muoversi sicura e veloce, sempre alle prese con qualcosa da pulire o qualcuno da sfamare.
Avere la sua completa attenzione mentre le rivolgevi la parola era un privilegio, perché mentre ti ascoltava, le mani non stavano ferme.
“Possibile che non hai niente da fare?” era la frase sentinella che mi sentivo ripetere appena mi capitava di trovarmi seduta sul divano.
Avevo capito che se non mi fossi tenuta occupata con le mie di faccende, lei me ne avrebbe proposte altre, più sgradevoli e faticose magari.
E così sono diventata come lei, non mi fermo mai e anche nei momenti in cui mi siedo, oggi scrivo, ieri lavoravo maglia, domani chi lo sa.
Con i miei figli ho imparato a tenere a freno la lingua, perché mi piace pensare che certamente il loro ozio produrrà nuovi pensieri e perché si sentano liberi di annoiarsi senza sentirsi in colpa.
Ma la peggiore delle noie la sperimento quando sono in coda in qualunque parte del mondo mi trovi: a bordo di un’auto, in fila all’ufficio postale, dal medico, alla cassa del supermercato, attese lunghe e frustranti che mi tocca subire senza poterle interrompere.
Anche in quelle occasioni però vi confesso di aver trovato il modo di divertirmi: osservo le persone intorno a me e provo a immaginare la loro vita, la loro storia, l’occasione che li ha condotti proprio lì dove sono io. E naturalmente arriva sempre lo spunto per un articolo da pubblicare nel mio blog.
“Provare ad annoiarsi è più difficile che tentare di divertirsi.
Bisogna saper resistere alla fretta, agli amici, alle occasioni e ai cattivi pensieri,
uno su tutti: sto sprecando tempo.
Invece chi si annoia oggi si prepara a divertirsi domani”.
(B. Severgnini).
Se avrete l’opportunità di andare in vacanza, imparate ad annoiarvi un po’, meglio se in compagnia delle persone amate.
L’estate serve anche a questo, a dilatare il tempo, a lasciargli fare quello che vuole: che voli veloce, se ne ha voglia, o rallenti se preferisce, perché noi almeno per un momento all’anno, non ce la prenderemo in ogni caso.
Vi auguro calde giornate noiose durante le quali dare tregua al vostro corpo, ma volo libero ai vostri pensieri.
E naturalmente rimango in attesa dei vostri racconti sulla noia: la rifuggite o l’accogliete?
E se questo articolo non vi ha annoiato, sapete cosa fare 👇👇😉😉
Ma no ma che noia e noia io “aborro” la noia e questo è un male perché non lascio provare alla mia mente e al mio corpo la piacevole sensazione del riposo della pausa che invece è un diritto per entrambi!
Però quando sono in giro o in coda una cosa la faccio identica a te.
Osservo la gente e cerco di immaginare cosa stia vivendo cosa stia pensando o progettando e penso spesso chissà come sarebbe vivere in un altro corpo…
Comunque al momento non mi lascerò sopraffarre dalla noia non ce la faccio… Anzi sono pronta a pensare al nuovo progetto nuovo disegno nuova borsa o maglione 🤭
E anche alla tua sfiziosa torta di mele…
Bacio
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Chissà perché non avevo alcun dubbio sul tuo pensiero circa la noia…:)
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Ciao cara, a proposito della noia, personalmente quando non ho nulla da fare mi siedo sul divano con un bel libro tra le mani. Sono intellettualmente una iper attiva (ahimè non fisicamente a questo proposito sento poi la necessità di dovermi fermare), non ho la necessità di dovermi fermare, per partorire qualche nuova idea da realizzare, il mio cervello è sempre in movimento e quindi tutto nasce anche quando meno meno aspetterei o anche più semplicemente quando sto trafficando manualmente. Bella l’idea idea della torta, anche tu come creatività ne hai da vendere, ti stimo e ti apprezzo molto e mi fa piacere che il lockdown ti abbia illuminata di aprire il blog, tu hai il talento della scrittura e sono dell’ opinione che tutti coloro che hanno un qualsiasi talento lo debbano utilizzare e perchè non farlo conoscere o in altri casi metterlo a disposizione degli altri. Buona domenica.
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Giusy tu sei sempre carina e leggerti è un vero piacere per me 🙂
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Scusa ho scritto dallo smart, un sacco di errori col t9 poi, se non si ricontrolla …Cosa che tra l’altro non faccio quasi mai. Pardon
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Link Grazie, Saludos El nuevo dia 5 julio
Juan
https://masticadoresitalia.wordpress.com/2021/06/21/le-mele-annoiate/
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ahhh io la noia la accolgo proprio bene, adoro oziare !! Per questo non mi spaventa stare ferma, se non quando ne rimango incastrata, proprio con la sensazione di stare sprecando il mio tempo e il volo libero ai pensieri diventa crogiolarsi.
Mi piace moltissimo la frase di Moravia, che mi si addice proprio, proprio per questa tendenza che ho avuto spesso di restarne vittima della noia, dell’inattività, che quello non fa bene.
Sono pienamente d’accordo sul fatto che dalla noia si genera spesso creatività e che nel mondo di adesso, con i bambini bisognerebbe incentivarla anzichè come spesso si fa, riempire il tempo di stimoli.
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Quanto è vero Patty!
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Molto bella questa riflessione! Sarà che sono stata bambina quando ancora ci annoiavamo perché i tempi erano più dilatati, e che ero spesso sola (anche in quanto figlia unica), ma devo dire che ho decisamente imparato a fare i conti con l’inoperosità e con i momenti in cui non succede nulla. Forse perché tutto sommato stare nella mia mente mi piace 🙂
Ps: anch’io non rifuggo dall’accendere il forno d’estate, se serve 🙂
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🙂
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Annoiarsi può essere deleterio per chi teme i propri pensieri ma anche propedeutico a nuove idee e azioni. Personalmente penso che sia salutare per la nostra mente darsi, ogni tanto, alla noia.
Per combatterla si può poi preparare questa buonissima torta.
Maria Domenica
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Sì condivido 🙂
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Che bella questa torta di mele annoiate! La noia a volte aiuta ad ossigenare i pensieri! 😊
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Non credo di essermi mai annoiata, nemmeno da bambina. Mia nonna mi diceva che ero pigra perché non mettevo in ordine la stanza e le mie cose, né la aiutavo in cucina o in altre faccende. Ma non mi annoiavo di certo! I miei libri mi tenevano compagnia sempre e mi aiutavano ad avere nuove idee e quell’eccitazione che mi prendeva quando mi rendevo conto di aver imparato qualcosa di veramente nuovo, che cambiava il mio modo di vedere le cose. E’ una sensazione che provo ancora adesso, anche se passo un po’ meno tempo a leggere e un po’ di più a scrivere. Mi rendo conto di non aver parlato della noia, ma perché certo non mi appartiene. Ciononostante non giudico male chi si annoia oziando, siamo tutti diversi e questo è bellissimo.
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