Amiche care
Inutile dire quanto mi mancate, quanto mi mancano i vostri messaggi, le vostre mail, tutte quelle parole di incoraggiamento che fanno così bene al cuore e che dovremmo seminare sempre con generosità, affinché ogni essere umano possa goderne. 💚💚
La mia assenza non è stata vana, come vi avevo preannunciato nell’ultimo post, ho lavorato a un progetto speciale che ormai è quasi terminato e non vedo l’ora di raccontarvelo, ma vi chiedo ancora un attimo di pazienza.
Però nel frattempo, siccome ormai mi conoscete e sapete che se mi imbatto in una cosa bella poi non vedo l’ora di condividerla, oggi oltre a un saluto voglio raccontarvi dell’ultimo cammino che ho fatto questa settimana, davvero, davvero speciale.
https://www.sentierodimaria.it/
Vi dico solo che ne avevo tanto bisogno.
Se siete in un momento della vostra vita in cui state trascurando l’aspetto spirituale che in passato non era mai venuto meno, questa è un’occasione bellissima per riavvicinarvi.
Il sentiero di Maria è un pellegrinaggio che parte dall’antica Basilica di San Zeno a Verona e termina al Santuario della Madonna della Corona, situato a 774 metri sul mare.
Io l’ho percorso in tre giorni, sì faceva molto caldo, ma gran parte dell’itinerario per fortuna si snoda lungo le fresche sponde del fiume Adige e nei boschi dove l’ ombra vi permetterà di camminare più agevolmente.
Ecco l’itinerario
PRIMA TAPPA
VERONA-BUSSOLENGO 17 km
Sono partita da Verona verso le 8.30 e subito mi sono ritrovata in compagnia del fiume Adige che con il suo scorrere lento ha accompagnato i miei passi e i miei pensieri lungo tutta la giornata.
La tappa è praticamente tutta in pianura, ci vogliono 5 ore ma io ne ho avuto bisogno di una in più perché lungo il tragitto si incontrano tante piccole chiese che impongono una visita che ristora e rinfranca.
Arrivata a Bussolengo ho raggiunto l’albergo http://www.albergoaiperseghi.it/ dove la gentile Sara mi ha accolto con acqua fresca, succo di frutta e simpatia.
A Bussolengo c’è il Santuario della Madonna del perpetuo Soccorso https://www.santuariobussolengo.it/
che regala a chiunque lo desideri, l’occasione bella di ringraziare, chiedere, offrire.
SECONDA TAPPA
BUSSOLENGO – RIVOLI VERONESE 18 KM
Il segreto è partire presto la mattina. Alle 6 ero già in cammino e a quell’ora tutto il silenzio e la pace che ti circondano hanno un valore inestimabile. Il cammino riprende dal Santuario e risale l’argine sinistro nuovamente in compagnia del fiume Adige. Anche lungo questo percorso non mancano chiese e monumenti impregnati di fede che non smettono di sorprendere i pellegrini. A Rivoli Veronese ho alloggiato alla https://locandaalmuseo.it/ assolutamente consigliato, dove ho anche cenato e goduto il meritato riposo.
E sì Rivoli è davvero ventosissima.
TERZA TAPPA
RIVOLI VERONESE – SANTUARIO DELLA CORONA 15,5 KM
Il fiume Adige è ormai lontano, è tempo di salita e questa è sicuramente la tappa più impegnativa. Però la salita è dolce e le strade facilmente percorribili, è un itinerario consentito a tutti e permette di raggiungere il santuario in circa 5 ore di cammino.
E poi mentre percorri gli ultimi metri a un certo punto lo vedi, anzi è lui che vede te: il Santuario della Madonna della Corona,https://www.madonnadellacorona.it/ luogo di silenzio e di meditazione, un gioiello incastonato nella montagna sospeso tra cielo e terra, celato nel cuore delle rocce del Monte Baldo e io fatico a credere che possa essere soltanto opera umana.

Appena varco la soglia della chiesa, è come se qualcuno mi dicesse:
“Ce ne hai messo di tempo ad arrivare, ma finalmente sei qui”.
Si sono qui ho pensato.
Sono qui e non vorrei essere altrove.
“Davvero, dovrei raccontare queste cose?
Queste sono cose che non si raccontano,
cose assai semplici, che occorre aver vissuto in prima persona”
Durante il ritorno a casa il cuore si è fatto più leggero.
Il corpo è affaticato, ma sfidare i miei limiti è qualcosa a cui non riesco a rinunciare, perché mi fa sentire incredibilmente viva e felice di esserlo.
Questi cammini mi impongono di guardarmi dentro, chiedermi chi sono, dove sto andando e qual è il senso della mia storia su questa terra.
E’ difficile porsi queste domande nella faticosa quotidianità che affrontiamo giorno dopo giorno, ma ritagliarsi una piccola fuga non solo dal luogo nel quale viviamo, ma anche e soprattutto dai nostri pensieri più esigenti che richiedono di continuo soluzioni e strategie per stare dentro questo mondo cosi complicato che fa tanta paura, ci costringe a fare spazio a pensieri belli, nobili, gentili e generosi.
Questa estate già avanzata regala giornate più lunghe, tempo in più che sarebbe un peccato buttare. Ritagliatevene un po’, anzi andatevelo a prendere, rubatelo, pretendetelo.
Perché ve lo meritate.
Siate le prime a crederci e piano piano ci crederanno anche gli altri.
Vi abbraccio.
A prestissimo con altre belle novità.
E se avete voglia di raccontarmi cosa ne fate del tempo rubato, io non vedo l’ora di leggervi.



















