Libertà risali a ieri

Sento tanto parlare di libertà perduta in questo periodo e vorrei fare alcune riflessioni a questo proposito.

Mi sono chiesta se veramente eravamo liberi prima del coronavirus o se in realtà lo siamo molto più ora.

Quanto spazio si è liberato nella nostra testa fino a ieri piena zeppa di scadenze, appuntamenti, pensieri, progetti, e noie?

Liberare spazio come si fa con i pc, non per smarrire informazioni importanti, ma per lasciare posto ad altre, magari più preziose.

Durante questi due mesi mi è stata certamente negata la libertà di uscire come e quando volevo, senza munirmi di permessi, guanti e mascherina, ma in realtà che uso o che abuso ne facevo di questa libertà?

Veramente le mie giornate erano come desideravo che fossero?

Veramente da mattina a sera facevo tutto ciò che desideravo fare?

Oppure una sorta di obbligo morale,  di senso del dovere, mi imponeva tanti comportamenti?

Da quando ho perso la mia libertà, ho ritrovato il significato e il valore della parola CURA. Cura verso me stessa. E’ vero, non vado dal parrucchiere, dall’estetista e non compro più nulla da mesi. Ma le mie docce non sono più frettolose, mi prendo più cura del mio corpo, e ogni gesto è più lento e rilassato.

Mi prendo cura della mia famiglia, cucino cose buone, ricette nuove, a tavola non viene mai l’ora di alzarsi, si guarda assieme qualche buon film, per gli animali è sempre momento di coccole.

Curo il giardino come momento di relax, lasciandomi stupire dalla fioritura spettacolare di questo periodo.

Curo le relazioni. Ogni giorno trovo il tempo per fare una telefonata a qualcuno, un parente, un’amica, una vicina di casa, per sentirne la voce, il respiro, il tono e cogliere qualcosa rispetto al semplice messaggio.

Che libertà avevo prima se non riuscivo a dedicarmi alle cose che più mi rendono felice?

E’ molto facile, in nome della libertà esteriore, soffocare la libertà interiore dell’uomo.

Tagore

Ecco la  parola chiave: libertà interiore.

Torneremo a essere persone che vanno di fretta, perché viviamo dentro un tempo che offre solo questa condizione, ma mi piace pensare che qualcosa sarà cambiato. Che volentieri ogni tanto ci ricorderemo di rallentare questa corsa che non porta mai tanto lontano.

Che lo spazio liberato dentro la mia vita e la mia testa si possa dilatare per accogliere cose belle e buone trasformandomi in una persona migliore.

E voi, che libertà avete guadagnato perdendo la libertà di uscire di casa?

Avete voglia di raccontarmelo?

3 pensieri su “Libertà risali a ieri

  1. gessica

    Buongiorno Giovanna, hai pienamente ragione, che libertà era quella che vivevamo?? Come te, spero davvero, che ricorderemo, pur ritornando a ritmi frenetici, l’importanza dei piccoli gesti (piccoli ma che fanno tanto, come una telefonata, un messaggio, un pensiero), l’importanza di ricordarsi di rallentare ogni tanto, per cogliere le sfumature della natura, o il semplice osservare i nostri figli crescere……..e ritagliarsi ogni tanto spazio anche per noi, per ricaricarsi e rilassarsi. Tempo anche per riflettere, come questo … con un buon caffè comodamente seduta ,senza l ‘orologio sott’occhio. E ricordandoci ogni giorno, come faccio dall’inizio di questo tempo “sospeso” di ringraziare per quello che si ha, il momento gratitudine che mi apre ormai ogni giorno la giornata e che mi aiuta a vedere una diversa “prospettiva” Buona giornata Giovanna! un abbraccio.

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