Ce l’abbiamo tutti, adagiata in un angolo di cuore e di memoria, la nostalgia di quella sensazione a metà strada tra malinconia e dolcezza che fa capolino un po’ sorniona il giorno prima del primo giorno di scuola.
Ci ha tenuto compagnia per diversi anni della nostra vita.
La consapevolezza dolorosa dell’ultimo giorno di vacanza ci accompagnava inesorabile verso il primo giorno di scuola e non c’era modo di sottrarsi.
Come per tanti altri capitoli della nostra vita, anche in questo caso, l’unico modo per affrontarlo, era passarci attraverso.
Gli siamo andati incontro con coraggio e un po’ di incoscienza da bambini, stringendo forte la mano dell’adulto che ci accompagnava, già tristi al solo pensiero di doverla lasciare.
Poi gli anni sono volati via veloci e in qualche modo ci siamo ritrovati ad essere noi, quegli adulti che stringevano la mano.
Quante volte davanti all’ingresso della scuola, avremmo voluto caricarceli sulle spalle e risparmiare loro quel momento intriso di ansia e preoccupazione, ma così facendo li avremmo privati della cosa più preziosa: un ricordo da custodire nel tempo.
A casa nostra il primo giorno di scuola è legato alla fragranza dolce e delicata di una pianta che fiorisce proprio in questo periodo. Si chiama olea fragrance e sono sicura che la conoscete.
Mio figlio Samuele la ama così tanto, che qualche anno fa in occasione del suo compleanno le abbiamo piantate proprio di fronte alla finestra della sua camera, così che possa godere del suo profumo.
“Lo senti?” ha chiesto a sua sorella Susanna dopo averla invitata a mettersi di fianco a lui con la finestra spalancata.
“Si” ha risposto lei tenendo chiusi gli occhi.
“Dimmi a cosa pensi”
“Al primo giorno di scuola”
“Pure io”
“La differenza è che tu non ci devi più andare mentre io sì”
Chissà chi dei due si sente più fortunato.
“Basti pensare a come gli odori e ancor di più i profumi siano per quanto spesso inafferrabili, i più solerti e generosi portatori di ricordi”…
I profumi fanno parte da sempre della nostra vita.
Celebrano i momenti più importanti, li fermano e ne diventano i custodi.
La torta appena sfornata mi ricorda la mia mamma che non aveva mai tempo di aspettare che si freddasse.
Mio marito aveva l’abitudine di scorrere velocemente le pagine di un libro appena acquistato e infilarci dentro il naso a occhi chiusi e ancora oggi mi domando dove lo conducesse quel profumo lì.
Penso a quando prendevo in braccio i miei figli ancora neonati e il profumo che sprigionavano mi faceva sentire grata per l’ eternità.
Ancora oggi quando mi capita di sentire quei profumi legati a momenti precisi della mia vita, per un breve istante la mente prende il volo.
In un giorno come questo, vigilia di uno dei più significativi rientri a scuola di sempre, non potevo che postare una ricetta con un nome adatto all’occasione: il Tiramisù.
Ingredienti
4 tuorli (io non utilizzo gli albumi ma per non sprecarli potete fare delle ottime meringhe)
4 cucchiai di zucchero
500 g. di mascarpone
Biscotti secchi
caffè
cacao amaro
Preparate il caffè e versatelo in un piatto lasciandolo intiepidire.
Nel frattempo lavorate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro. Aggiungete il mascarpone e sempre aiutandovi con le fruste elettriche amalgamatelo con cura. A questo punto stendete sul fondo di una pirofila un leggero strato di crema e poi disponete i biscotti leggermente inzuppati.
Versate un altro strato di crema, poi di biscotti e di nuovo la crema. Coprite e mettete in frigo per qualche ora. Prima di servire spolverizzate con il cacao amaro.
Questo tirami su è adatto a chi non ama sentire troppo il caffè, perché i biscotti secchi contrariamente ai savoiardi si inzuppano poco, ma la consistenza finale è sorprendente.


Inutile dirvi che aspetto le vostre varianti di tiramisù ma soprattutto i racconti dei vostri ricordi legati ai profumi.
Che bei ricordi! Io facevo come tuo marito, annusavo i libri nuovi…e ti confesso che lo faccio anche adesso se entro in libreria, quel profumo mi inebria! 😊
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Manola grazie per il tuo commento…quanto ad annusare i libri, ti confesso che lo fanno pure i miei figli!!
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Io e te Gio’, abbiamo per forza qsa che ci lega :-)……settimana scorsa raccontavo a mio marito, di come ero “tornata ai giorni di scuola” sentendo un profumo mentre rientravo a piedi dal lavoro…..non so bene cosa sia, ma ricordo che la mia mente mi ha riportato al cortile della scuola elementare che frequentavo……bellissima anche se nostalgica sensazione!!!!!
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Gessi, è di sicuro l’olea fragrans, è inconfondibile! Sì, lo so che qualcosa ci lega…
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A me piace talmente tanto il primo giorno che non ho mai smesso di viverlo, da qualche anno dall’altra parte della cattedra però!
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Hai ragione Mabka, da qualunque punto di vista lo si viva, il primo giorno è sempre magico!
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