Dico la verità, non è che a casa nostra l’insalata sia molto apprezzata.
Posso proporla una volta alla settimana, oppure dentro la piadina, ma due giorni di fila proprio no.
Purtroppo è una di quelle verdure che se non vengono consumate in breve tempo perdono freschezza e sapore e quindi finisce che ne fa una scorpacciata la mia tartaruga.
Eppure è una verdura bellissima, di un colore brillante che fa sempre la sua bella figura nei supermercati, negli orti e nei piatti.
Sapete che ne esistono ben 15 tipi?
E poi ha tantissime proprietà nutritive: è ricca di potassio, di sali minerali, di vitamine e di fibra. Insomma, è un alimento versatile e gustoso e per condirla basta un filo d’olio.
Eppure si sente incompresa.
Questa parola è proprio brutta, perché l’incomprensione genera solitudine ed è un sentimento in cui prima o poi caschiamo tutte quante.
Quando pensiamo che nessuno ci capisca, scatta la trappola dell’autocommiserazione nella quale purtroppo a volte, stiamo comodamente sedute. Ci crogioliamo pensando che il mondo intero, il nostro mondo, quello che dovrebbe capirci e rispettarci, in realtà ci critica, ci giudica e ci rimprovera.
E tutto questo fa incredibilmente male.
Prendiamo decisioni ogni giorno, compiamo scelte, intraprendiamo cammini,
ci fermiamo, andiamo avanti, torniamo indietro,
e se in ciascuna di queste azioni c’è sempre pronto qualcuno a sottolineare i nostri errori,
rialzarsi diventa veramente faticoso.
Un acquisto sbagliato, una parola di troppo, una pessima figura, possono capitare e non sono certo momenti di cui andare fiere, ma se ci aspettiamo comprensione e invece riceviamo l’ennesimo rimprovero, il cielo si chiude sopra di noi.
E così ci logoriamo per fornire spiegazioni, giustificare errori e sbagli, spendiamo parole fino a non avere più fiato, perché desideriamo che gli altri ci ascoltino, ci capiscano, ci appoggino, altrimenti ci accasciamo come bambole di pezza.
Però.
Qualche volta è importante anche provare a mettersi nei panni degli altri.
Quanto è difficile capire una donna?
Certi giorni siamo talmente ermetiche che anche per chi ci vive accanto è complicato afferrare cosa ci passa per la testa.
Io sto imparando a non pretendere che le persone capiscano e soprattutto accettino il circolo complicato dei miei pensieri e mi accorgo che se mi sforzo di raccontare oltre ai fatti le mie emozioni e i miei pensieri, questo mi aiuta a entrare in maggior sintonia con loro. Quando mi sento incompresa mi dico che forse tocca a me fare un passo verso chi fatica a capirmi.
E qualche volta succede che dopo aver fatto questo passo,cambio idea e va bene così.
La mia insalata si sentiva incompresa, ma quando ha accettato di mettersi in discussione, di uscire dalle sue sicurezze, quando è stata disposta a condividere il suo spazio con due fettine di pomodoro e un po’ di mais, è stata accettata di buon grado da tutta la famiglia.


Ha operato un piccolo cambiamento che alla fine l’ha resa felice.
Quindi se credete nel vostro percorso, nelle vostre scelte, nei vostri passi, continuate ostinatamente e tenacemente a difenderli a costo di sentirvi incomprese.
Ma se l’incomprensione genera dubbi e incertezze, concedetevi un momento per pensarci su e capire se non sia il caso di fare un passo verso qualcuno, di rimettervi in discussione, di ripartire.
Ho preso tante decisioni da quasi un anno a questa parte, non tutte condivisibili, qualcuna la difendo ancora, altre stanno sfumando lentamente, perché erano alibi che mi proteggevano dal dolore.
Ma sono e rimango, nonostante tutto, fiera del mio percorso.
Siatelo anche voi amiche.
Aspetto le vostre storie di incomprensioni e cambiamenti.
Quando soffia il vento del cambiamento,
alcuni costruiscono dei ripari ed altri costruiscono dei mulini a vento.
(Proverbio cinese)
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Io quando mi sento incompresa mi pongo dei problemi. Se le persone intorno a me non mi capiscono, mi sentirei sola e la vita quotidiana perde il senso. Capisco pero’ che a volte non posso pretendere che gli altri debbano sapere tutto di me nel profondo. … Ma e’ dura.
Grazie per lo stimolo a pensarci un attimo. Buon fine settimana
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Sono d’accordo con te, esprimere le emozioni è di grande aiuto per noi e spesso aiuta anche chi ci sta vicino a capire veramente cosa chiediamo e di cosa abbiamo bisogno, a volte anche solo di un semplice abbraccio o di un semplice ti voglio bene.
Mettersi poi in discussione deve far parte del nostro cammino, perchè secondo me è segnale di maturità
Mettersi nei panni degli altri pure…
Quante volte mi sono accasciata come la bambola di pezza come se il mio mondo fosse vuoto e solitario, e la mia vita pure
Però finchè avrò la capacità di reagire e di mettere ancora un ingrediente sfizioso in quella insalatona che è la nostra breve esistenza allora mi vedrò sempre in pista per una vita attiva e produttiva!
insomma cara Giovanna la vita facile noi no vero???
E allora gustiamoci un bel piatto di insalata condita con ciò che più ci piace e tiriamoci sul il morale a volte basta poco
bacio!
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Ciao amica mia, bellissimo questo pensiero dell’insalata che è la nostra vita… Ti abbraccio e sai perché
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Quando mi sento incompresa incolpo subito…me stessa! Perché alla fin fine credo che nella maggior parte dei casi se chi mi sta attorno non mi comprende in quel dato momento è perché io non sto comunicando le cose (avvenimenti, emozioni, pensieri, idee…) in modo esatto.
Le incomprensioni nascono da mancanza di comunicazione o da comunicazione incompleta.
Ovviamente dall’altra parte ci devono essere persone preposte all’ascolto, altrimenti possiamo comunicare quanto vogliamo ma rimane una comunicazione a senso unico
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Purtroppo il rischio è quello di essere vittima dei sensi di colpa e di volersi adattare agli altri per compiacerli.Non è detto che ci abbiano capite perciò bisognerebbe non cambiare a tutti i costi.
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Sì Giuseppina concordo davvero.
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