Irene la guerriera

Dedicato a Irene,
piccola grande guerriera
che ha combattuto una buona battaglia,
ha terminato la sua corsa, ha conservato la fede.
E alla sua meravigliosa mamma Barbara,
Amica nell’anima.

Nasceva 13 anni fa in una di quelle fredde giornate di Febbraio, in cui il sole vorrebbe fare capolino e preannunciare primavera, ma ancora è presto, una bambina di nome Irene, attesa con gioia e impazienza da una famiglia speciale.

Nonostante il significato del suo nome fosse Pace, lei ancora non lo sapeva, ma nella vita di mestiere avrebbe fatto la guerriera.

Madre natura l’aveva dotata di un carattere tosto, e con quello Irene non perdeva occasione di combattere le ingiustizie, proteggere i più deboli, e difendere i suoi ideali.

Amava la lettura, i gatti, la buona cucina e infinite altre cose.

Più di tutti però amava la vita.

Un giorno accadde che alla porta di Irene la guerriera, si presentò senza troppo preavviso il peggiore dei nemici, la malattia.

Ma mica un raffreddore o un po’ di febbre, no, la malattia che si era presentata alla sua porta, quando ancora era piccina, era roba tosta, di quelle che richiedono impegno e coraggio per sconfiggerla.

E lei, a colpi di battaglie ben assestati, l’aveva vinta.

Ma proprio quando sembrava che la vita avesse ripreso a filare dritta e non a rovescio, quando Irene aveva ricominciato a domandarsi cosa avrebbe voluto fare da grande, la malattia era tornata più potente e testarda di prima.

Aveva combattuto strenuamente la guerriera Irene, oh se aveva combattuto, con le unghie e con i denti, con le buone e con le cattive, con le lacrime e con i sorrisi, con il buonumore e qualche volta con la disperazione, ma mai, mai una volta aveva pensato di arrendersi.

In tanti avrebbero voluto lottare al posto suo, proteggerla, difenderla, custodirla, ma la malattia aveva scelto lei, e nient’altro si poteva fare, se non rimanerle accanto, per rialzarla dopo ogni caduta, per sostenerla dopo ogni sconfitta.

Passavano i giorni, certe volte lenti e pesanti, altri veloci e leggeri, giorni in cui si vincevano battaglie, e la speranza sbocciava come un fiore, altri in cui miseramente si falliva e il cielo si faceva un po’ più scuro.

E’ stato in uno di quei giorni che la malattia, piano piano ha guadagnato terreno.

Come si vince la malattia?

Chi l’ha sperimentata lo sa, che quando arriva, non fa sconti a nessuno. E’ come un’onda che spazza via la volontà di reagire, di combattere, di prendere a calci e a pugni qualunque cosa. Perché la malattia è furba, conosce ogni strada e si insinua ovunque.

Irene quel giorno ha capito che non sarebbe servito più a niente correre veloce per distanziarla, né tantomeno nascondersi per non farsi trovare.

Perché arriva un momento in cui anche i guerrieri più forti e coraggiosi e armati, capiscono di dover trovare un altro modo per vincere la guerra.

“Danza con me” aveva detto Irene.

Perché nella danza i passi si fanno più piccoli e più leggeri e qualche volta il dolore si dimentica di fare male.

In punta di piedi, come in una danza, Irene è diventata così leggera da potersi levare in volo.

Adesso sì che ha sconfitto la malattia e sorride al cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerla e amarla.

Buon viaggio piccola grande guerriera della tua mamma, del tuo papà e del tuo fratellone.

Il dolore è una prigionia da scontare che non ha scorciatoie né ricorso a domande di grazia.
E’ una distanza che va per forza di cose affrontata e percorsa con i propri piedi.
Erri De Luca

10 pensieri su “Irene la guerriera

  1. Virginia Levy

    … ho il cuore troppo pesante come per sentirmi leggera e poter danzare insieme ad Irene ma la tua storia, di grande bellezza, fa onore a delle persone speciali.
    La Sua brillante presenza e l’immagine che ha tu ci hai regalato rimarranno con me per sempre ed Irene e la sua splendida mamma sarnno, come sono sempre state, fari di luce nel mio cuore
    Ti ringrazio molto.
    Un sentito abbraccio a tutta la famiglia.

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  2. Marycry

    Conosciamo Irene e la sua mamma da sempre, anche se non ci siamo mai viste. Ci hanno regalato sempre tanta luce. Irene è stata e sarà davvero luce di mille colori come un arcobaleno ad illuminare le nostre vite

    Piace a 1 persona

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