Il fidanzato di mia sorella

Pubblicato su Confidenze N. 47 Novembre 2014

Stava andando tutto a meraviglia.

Dopo la morte dei miei genitori tre anni fa, avvenuta a distanza di un mese l’uno dall’altra, alla quale pensavamo di non riuscire a sopravvivere, mia sorella ed io ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo cercato di ridare un senso alla nostra vita, di imparare a contare l’una sull’altra,  e considerarci fortunate per avere ancora qualcuno da amare, qualcuno con cui continuare a condividere le piccole cose di ogni giorno.

Siamo l’una per l’altra un sostegno importante, abbiamo imparato a suddividerci i compiti nella gestione della casa, la spesa, le pulizie, le bollette, siamo una forza insomma… in tutti i sensi, visto che entrambe abbiamo il problema di essere un po’ in sovrappeso, anche se la cosa non ci ha mai preoccupato minimamente: stiamo bene così e non rinunciamo a nessun tipo di soddisfazione del palato: insomma ci piace cucinare e anche mangiare bene!  Il cibo è sempre stato per entrambe una grandissima consolazione, soprattutto ora che siamo sole, la prima delle due che rincasa la sera ha l’obiettivo di sorprendere l’altra con manicaretti speciali, primo, secondo, contorno, dolce, caffè e anche liquorino.

Poi ci diamo appuntamento sul divano con un bel film di quelli che ti fanno sognare, dimenticare la solitudine e la fatica quotidiana. Mia sorella ed io siamo una squadra vincente mai un litigio, mai un diverbio, nonostante la differenza di età perché io ho già raggiunto il traguardo dei quaranta e lei ne compirà 30 tra poco.

Una sorella non ti tradisce mai, non ti giudica e c’è per sempre. O perlomeno credevo che fosse così fino a qualche settimana fa, quando è accaduto qualcosa che sta rischiando di incrinare l’equilibrio che ci siamo così faticosamente costruite. E’ successo che mia sorella si è trovata un fidanzato.

Insomma credevo proprio che saremmo invecchiate insieme anche se lei è molto più giovane di me, e non che un uomo piombasse nella sua vita facendola innamorare come un’adolescente, un uomo che ha pure intenzioni serie, nonostante si frequentino solo da pochi mesi. Quando me l’ha presentato per la prima volta, mi è caduto il mondo addosso.

Quella sera toccava a lei a cucinare, mi sono fermata in ufficio più del previsto e al ritorno ho fatto un po’ di spesa. Sognavo che appena entrata in casa, avrei fatto volare le scarpe, il cappotto e la borsa, mi sarei cambiata indossando il mio caldo pigiamone di pile e poi seduta a tavola con Miriam le avrei raccontato tutta la pesantezza della mia giornata. Invece ad accogliermi sulla porta di casa trovo una sorella irriconoscibile, elegante e truccata, che si fa da parte e mi presenta un tal Leandro (ma che razza di nome è Leandro?) spiegandomi che è il suo fidanzato.

Non posso dire che non sia un bell’uomo, anzi malignamente ho speso i primi tre minuti a domandarmi cosa avesse trovato nei 90 chili di mia sorella, però cavoli ritrovarmelo davanti così a cose fatte mi ha davvero scioccata. Ho tenuto il muso per tutta la sera e la cena si è rivelata un disastro, nonostante lui cercasse di mantenere viva la conversazione, e come prevedevo, quando se ne è andato, Miriam non mi ha risparmiato una scenata mega galattica.

“Insomma Lucia ti sembrava il caso? Non potevi mostrarti un po’ più gentile?”

“ E tu non potevi avvisarmi che stasera avremmo cenato con il tuo fidanzato e di grazia si può sapere da quanto tempo ce l’hai sto fidanzato?”

“Ci conosciamo da tre mesi, ormai”.

Mi è venuto da ridere a pensare a quell’ormai come se fossero tre anni.
“Ma dove? Quando?” ho sbottato come se fossero affari miei.
“Non ridere Lucia, l’ho incontrato al cimitero”.

Miriam ha la fissa del cimitero, ci va almeno una volta la settimana,  si occupa di acquistare fiori freschi per i nostri genitori, di tenere la tomba pulita e in ordine e si ferma pure a conversare con loro, una cosa imbarazzante.

“La tomba di sua moglie è proprio accanto a quella dei nostri genitori e così spesso lo vedevo, abbiamo cominciato con un saluto di cortesia, poi due parole e siamo diventati amici e una sera mi ha invitata a bere un aperitivo, insomma siamo due anime sole perché non tenerci compagnia?”

“Tu non sei sola Miriam tu hai una sorella e mi avrebbe fatto piacere che tu me ne avessi parlato” ho risposto stanca e delusa “Comunque non ha importanza adesso vado a letto, sono stanca morta”.
Naturalmente non ho chiuso occhio, continuando a pensare a mia sorella fidanzata. Mi sono addormentata solo dopo essermi ripromessa di indagare su questo Leandro, voglio essere sicura che non si stia prendendo gioco di lei.

*******

Ora. Ho fatto qualche ricerca. E’ figlio unico di madre vedova, la categoria peggiore esistente sul mercato. Aggiungici poi che è rimasto vedovo senza figli per fortuna, tre anni fa, direi che è pure sfigato. No, non mi pare proprio la persona adatta a lei. Ho appena letto il libro REBECCA, LA PRIMA MOGLIE e so come vanno queste cose, resterebbe legato al suo ricordo e chissà che vita di inferno si prospetterebbe per mia sorella. Ho deciso che non me ne starò con le mani in mano a vederla struggersi per quest’uomo.

Oggi è il suo compleanno, ho fatto la spesa  e stasera preparerò una cenetta con i fiocchi: lasagne al forno, arrosto con le patate e per finire tirami su, che è il suo dolce preferito. Sono passata anche a noleggiare il film di Up che ci piace un sacco e trascorreremo una tranquilla seratina a casa. Le farò capire che stiamo benissimo anche da sole, noi due.

Mentre salgo le scale di corsa carica di sacchetti e con il fiatone, inciampo nell’ultimo gradino e finisco ruzzoloni sul pavimento mentre la mia spesa rotola giù per le scale. Mi viene da piangere.

“Aspetta ti do una mano”.

O no, ci mancava Filippo per farmi crescere il nervoso. Filippo abita sotto di noi, fa il panettiere e lavora la notte e la mattina presto, così durante il giorno si occupa dei piccoli lavoretti del condominio, pulisce le scale, fa manutenzione. E’ stato sposato per poco tempo con una deficiente che l’ha lasciato per un tizio molto più magro e più ricco di lui. Sì perché pure lui è un po’ in sovrappeso. E’ un bravo ragazzo ma è pesantissimo, se ti trova non ti molla più, attacca bottone e si inventa argomenti di conversazione di ogni tipo pur di chiacchierare.
Mi aiuta a raccogliere la roba, per fortuna niente di rotto e poi insiste per accompagnarmi in casa, vista la mia caviglia gonfia e dolente. Accidenti.

“Fil sono un po’ di corsa devo preparare la cena, ti devo proprio salutare”.

“Aspetti qualcuno?” mi chiede vedendo tutto i miei acquisti.
“Ma no figurati, preparo qualcosa per me e mia sorella, sai oggi è il suo compleanno.”
“Ah auguri allora”.
Cerco di darmi da fare ma faccio una fatica incredibile a stare in piedi, ho messo del ghiaccio sulla caviglia ma è proprio conciata. Preparo il ragù per le lasagne, l’arrosto, apro una bottiglia di vino buono e ne verso un bicchiere, accendo la tv e incarto il regalo che le ho comprato già da diverse settimane: un buono valido per un week end in hotel di lusso con piscina: contavo di andarci con lei prima dell’estate, chissà se le piacerà.
La cena è pronta, sento la chiave che gira, è lei che entra in casa.
“Auguriiiiiiii”

Le piombo addosso con il regalo in mano e rimango di sasso. E’ stata dal parrucchiere e ha un taglio di capelli bellissimo, è truccata e ha persino lo smalto sulle unghie, stento a riconoscerla.
“Miriam, ma dove sei stata?”
“Ti piaccio?” mi risponde facendo una giro su se stessa “sono andata dal parrucchiere e poi dall’estetista, ho fatto pulizia viso, depilazione, manicure, mi ha persino messo lo smalto, sai stasera Leandro mi porta fuori a cena e per l’occasione non volevo sfigurare”.

Una doccia gelata mi avrebbe fatto lo stesso effetto, ma lei pare nemmeno accorgersene.

“Adesso corro a prepararmi che sono già in ritardo anche se non ho la più pallida idea di cosa indossare con tutti ‘sti chili addosso, lo sai che ho deciso di iscrivermi in palestra? Voglio cominciare a dimagrire un po’ e da domani alimentazione equilibrata niente più pasticci, cosa dici Lu?”
Cosa vuoi che ti dica sorella mia, mi rendo conto che è finito il tempo spensierato di noi due felici contro il mondo intero. Un uomo è entrato nella tua vita e io mi devo fare da parte e come farò ad andare avanti, proprio non lo so. Non so se è la caviglia dolorante, o il senso di sconfitta che mi pesa addosso più dei miei chili, ma mi sento a pezzi. Lei è uscita, io mi sono scolata l’intera bottiglia di vino e la cena è rimasta intonsa, per la prima volta da non so quando non ho voglia di mangiare, e nemmeno di vivere. Un conto è condividere la fatica di vivere con qualcuno che ti ama, un altro è affrontarla da soli senza poterlo raccontare a qualcuno.
Sul frigorifero di casa è appeso un post it che mi aveva fatto trovare Miriam insieme alla torta di cioccolato, la mia preferita, il giorno in cui ho compiuto quarant’anni

Abbiamo condiviso tutto: genitori, casa, animali, festeggiamenti, catastrofi, segreti.
I fili della nostra esistenza sono ormai talmente intrecciati che resteremo unite per sempre.
Non potrò mai sentirmi completamente sola, sapendo che sei sul mio stesso pianeta.

Pam Brown

Com’è possibile che le cose cambino fino a questo punto. Suona il campanello ma non ho voglia di rispondere, Se Miriam è uscita senza chiavi peggio per lei. Quando le ho dato il regalo mi ha guardata con occhi scintillanti e mi ha detto “Che carina Lu, hai pensato a me e Leandro? Ti adoro”. Stasera ingoio malinconia e vino e ho una gran voglia di piangere. Stanca di sentire quel campanello che mi perfora la testa come un trapano a percussione, mi alzo a fatica e vado ad aprire. E’ Filippo, e  la tentazione di richiuderla è fortissima.
“Ehi tutto bene? Ho visto uscire tua sorella tutta elegante con Leandro e mi sono chiesto se per caso avessi bisogno di compagnia”.
“Leandro? lo conosci?” domando incuriosita nonostante tutto.
“Ma sì è un amico di infanzia che avevo perduto di vista e ho incontrato proprio qui l’altra sera, pensa che coincidenza, bravissima persona sai? È avvocato”.
Ecco, pure un bravo ragazzo. Presa dallo sconforto e dalla rabbia sputo fuori tutta la cattiveria che ho dentro.
“E’ vedovo, la farà soffrire con il rimpianto della moglie morta, non funzionerà Fili e tu lo sai”
Lui mi guarda in silenzio, indeciso se parlare o meno.
Beh? Che c’è adesso?”
“Non so se faccio bene a dirtelo Lucia, ma sua moglie è morta in un incidente stradale mentre se ne andava con l’amante in vacanza. Lo aveva lasciato da pochi giorni. Insomma non credo proprio che la rimpiangerà più di tanto. E’ davvero un bravo ragazzo Lu, credimi”.
Mi accascio sulla sedia, sconfitta dalla mia stessa meschinità.
“Fil, vorrei stare sola se non ti spiace”.
A sorpresa Filippo mi risponde che sì, gli dispiace, perché non ha cenato e tutto quel ben di Dio sulla tavola è proprio un peccato sciuparlo. Si accomoda e comincia a piluccare il cibo senza che io possa dire nulla. Senza volerlo comincio a raccontare tutto quello che ho dentro fin nell’ intimo del cuore e mentre parlo mi sento come se mi togliessero un peso dalle spalle. Filippo ascolta e mangia, mangia e ascolta e poi alla fine alza il bicchiere come per brindare e mi dice: “Lu, lasciala  andare, hai fatto un buon lavoro con lei, ma adesso devi proprio lasciarla andare. Andrà tutto bene vedrai. Tua madre sarebbe fiera di te”.
Eccole le parole che mi fanno scoppiare in lacrime e sciolgono tutto il granito che avevo dentro. Filippo si avvicina e tenta goffamente di abbracciare il mio enorme corpo e io mi lascio andare perché sono stanca, sì sono stanca di combattere contro la paura di rimanere sola.

***

Altri sei mesi sono trascorsi e come da copione, Leandro ha chiesto a Miriam di sposarla, mettendo in moto l’enorme macchina dei preparativi che ci sta coinvolgendo e unendo come non capitava da tempo. Ci ho messo un po’ a capire ma alla fine ce l’ho fatta. Lasciandola andare, lei è tornata da me, per un consiglio, per una cena anche se si è messa a dieta e ha perso un sacco di peso. Ho trovato in Filippo un amico caro e sincero, capisco che vorrebbe qualcosa di più, ma non so se ne ho voglia, però come dice lui, non c’è fretta. Una cosa alla volta. Miriam sta provando l’abito per le sue nozze, vedo nei suoi occhi una luce nuova, e capisco che andrà tutto bene.

3 pensieri su “Il fidanzato di mia sorella

  1. gessica

    CARA Gio’, i famosi “cambia – menti” che fanno paura, ma a volte ci regalano cose inaspettate e meravigliose…….col tempo sto imparando a “buttarmi” maggiormente, a guardare “oltre” e a vivere le cose anche difficili in modo “meno faticoso”
    Buona giornata!!! 🙂 ti stritolo!!!!

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  2. Pingback: Cento di queste pagine – Comodamentesedute

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