Prima di scoprire l’esistenza di una Giornata dedicata a loro, la questione calzini spaiati in casa nostra è sempre stato piuttosto spinosa🙄🙄.
Ogni volta che qualcuno puntualmente si ritrovava con un calzino senza compagno, scatenava la caccia al colpevole: la mamma che li aveva persi durante il lavaggio, i figli e il loro perenne disordine, o addirittura la casa che, nonostante il famoso proverbio “Nasconde ma non ruba”, in realtà, li nascondeva talmente bene che alla fine, ci toccava rassegnarci tutti quanti a non rivederli più.🙈🙈
E’ nato così il cassetto dei calzini solitari.
Poi una mattina di circa dieci anni fa, a Terzo di Aquileia un paesino in provincia di Udine, una insegnante di nome Sabrina Flapp ha avuto un’intuizione geniale, di quelle che arrivano una volta nella vita e guai a non ascoltarle: cercando un modo semplice per spiegare ai suoi alunni un concetto profondo come la diversità, si inventa la Giornata dei Calzini spaiati, che anche se diversi di forma e colore svolgono la loro funzione perfettamente.
Questa giornata si celebra il primo venerdì di febbraio, senza decidere un giorno fisso, per permettere ai bambini delle scuole di poter aderire ogni anno.
Da quel giorno i calzini solitari hanno ritrovato un significato, si sono abbinati a calzini diversi da loro, per onorare questa giornata e per dimostrare di essere ancora utili.
Attraverso questo semplice gesto, viene lanciato ogni anno il più potente dei messaggi:
la diversità è ricchezza e merita accoglienza, solidarietà e soprattutto rispetto.
Rispetto
Sentimento e atteggiamento che nasce dalla consapevolezza del valore di qualcosa o di qualcuno.
Il termine “Rispetto” deriva dal latino respicere che significa volgere lo sguardo attorno, rivolgere attenzione.
Pensare che il rispetto comincia dallo sguardo che noi abbiamo sulle persone, è qualcosa che mi commuove.
Perché avere uno sguardo innanzitutto significa accorgersi dell’esistenza di qualcuno, accettare che non siamo i soli a stare dentro questo mondo, e credere che quel qualcuno pur profondamente diverso da me ha una luce dentro che è anche mia responsabilità fare in modo che rimanga accesa.
La bellezza dello sguardo posato su di lui mi ricorda che nonostante la diversità, sono chiamata a prendermene cura.
Facciamo una gran fatica a rispettare chi è diverso da noi, chi non la pensa come noi, chi si comporta diversamente da noi, chi compie scelte diverse dalle nostre e ha gusti differenti dai nostri, e sceglie film, canzoni, abbigliamento, taglio di capelli, meta di vacanza, e libri, scarpe e gusti di gelato che non riusciamo proprio a comprendere.
Qualche volta di fronte alle scelte dei miei figli, mi mordo la lingua, perché dall’alto del mio sapere credo di avere la verità in tasca.
Ma poi penso che anche se così fosse, non posso certo tirarla fuori e offrirla come un fazzoletto.
Voglio tenere bene a mente che il mio sguardo su di loro deve essere traboccante di stima, di fiducia, di accettazione.
Ecco, il rispetto alla fine è rendersi conto che ogni persona ha il diritto di scegliere di essere come è realmente, con il suo modo di pensare, di esprimere la propria opinione, di sentire, di agire e persino di scegliere i suoi gusti e le sue preferenze di vita anche se tutto questo turba le corde del mio perbenismo e delle mie convinzioni.
Un po’ come i calzini spaiati insomma, che alla fine trovano il modo di fare la cosa giusta insieme, anche se così diversi tra loro.
Rispetto è accettare i confini dell’altro, non ferirli, entrare solo se si è invitati, accettare le altrui decisioni anche se non si condividono e non svilire ciò o chi l’altro ha nel cuore.
Il rispetto è un abbraccio con l’anima.
Maria Letizia Del Zompo
Stiamo dentro un pezzetto di storia che ci mette a dura prova di continuo per la sua complessità e per la sua stravaganza, ma se vogliamo starci dentro con dignità occorre che il rispetto verso il genere umano diventi come l’aria che respiriamo: indispensabile.
Amiche vi auguro una buona domenica magari a domandarvi com’è il vostro sguardo sul genere umano: io ci sto lavorando e voi?
Sono sicura di sì.
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Sarebbe stato interessante sapere il punto di vista del calzino spaiato…
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Non ci avevo pensato…
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Anche io ho il cassetto dei calzini spaiati a volte riesco a ricomporre la coppia altre volte no ma non ho il coraggio di buttarli via. Questa giornata é un’intuizione geniale, delicata ma incisiva. Davvero bella.
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Si concordo Silvia cara
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È sempre un piacere leggerti. Stare bene insieme anche se si è diversi è sempre una gran bella cosa anche se a volte può non essere facile.
Ma se alla base c’è il rispetto, come dici, è anche una ricchezza, come i calzini che spaiati sono divertenti, svolgono comunque la loro funzione e non restano soli ed inutilizzati.
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Ciao Patty bello ritrovarti ogni tanto!
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Stessa cosa per me… non oso mai buttarli via… si sà mai che dovesse riapparire quello perduto 😉
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e qualche volta magicamente succede!
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Sono venuta a conoscenza della giornata dei calzini spaiati lo scorso anno e credo che sia un’idea geniale. Educare i bambini è un nostro compito e farlo in modo giocoso, soprattutto quando si devono affrontare temi impegnativi, è di certo più facile per noi adulti. ❤
Un bacio.
Valentina
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Sono assolutamente d’accordo!
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