Tradire, un po’ come morire ma anche rinascere

Erano mesi che mi trascinavo una brutta cervicale.

All’inizio l’ho ignorata, poi trascurata, poi subita e solo quando mi sono resa conto che se non l’avessi accettata e curata non mi avrebbe dato tregua, mi sono arresa.

E così tra un antidolorifico e un antiinfiammatorio, qualche seduta di fisioterapia e una mezza dozzina di cuscini per capire quale fosse il più adatto, ho cercato di venirne fuori.

Poi la mia amica Alfonsa mi ha parlato della ginnastica posturale e ho pensato: “Perché no?”

La ginnastica posturale è un insieme di esercizi che hanno lo scopo di migliorare la postura, ma anche la mobilità ed è molto efficace per la gestione di dolori articolari e muscolari. Insomma un modo per prenderci un po’ cura del nostro corpo con dolcezza.

Devo ammettere che ho iniziato solo da qualche settimana ma sento già i benefici, la nostra insegnante Evelina è molta brava, attenta e rispettosa dei tempi e delle difficoltà di ciascuno partecipante e il gruppo è davvero accogliente 🥰🥰

Insomma fino a qui tutto bene.

Ciò che in realtà ho davvero faticato ad accettare è stato dover fare i conti con il fatto che il mio corpo non è più quello di una volta, insomma, sono consapevole che ci sia in atto un processo di invecchiamento inarrestabile, ma un conto è esserne consapevole e un altro sperimentarlo con le limitazioni che questo comporta. 😥😥

E’ come se mi sentissi tradita dal mio stesso corpo.

E il tradimento in qualunque veste si presenti non è mai una bella cosa.

La parola tradimento deriva dal latino tradere composto da “tra”, oltre, e “dare”, consegnare: in pratica consegnare al nemico.
Per questo si parla di violare, di venire meno a un patto, a un dovere, o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e lealtà.
Credo che in qualche momento della nostra vita vicino o lontano ciascuno di noi abbia sperimentato la sensazione di aver subito un tradimento.
Un partner, un familiare, un amico, un collega, anche il nostro corpo e ogni volta abbiamo provato una grande sofferenza.
Certo il tradimento in una relazione rimane sempre il più difficile da accettare, perché ha radici profonde, arriva da lontano e porta con sé sempre tanto dolore, perché racconta di una coppia che ha smesso di prendersi cura di ciò che rende felice l’altro, ha smesso di nutrire la relazione stessa, di metterla al primo posto nella scala di valori della propria vita, ha dimenticato di proteggerla, custodirla, fortificarla.
Ma si può ricominciare dopo un tradimento?
Qualche volta no.
Ma quando accade, può succedere che il legame si rinnovi, si fortifichi, si trasformi e aiuti a riscoprire la ragione dimenticata per cui la coppia stava insieme.
“Perché possiamo sempre tradire la nostra coppia con la nostra coppia, sempre noi, ma meglio, lasciando dietro di noi, quanto non ci serve più, riscoprirci capaci di amore insieme, sempre in maniera diversa, sempre restando noi stessi”.
Sono necessarie parole chiave come punto di partenza senza condizioni-
La prima è la fiducia.
Tutta da ricostruire con pazienza come un palazzo dopo un terremoto.
La seconda è il perdono.
Che non significa dimenticare.
La terza è il rispetto.
Che è venuto a mancare ma che non deve mancare più.
E l’ultima è l’impegno.
Ogni sacrosanto giorno della propria vita, senza sconti, senza eccezioni, senza ma e senza forse.

“Un tradimento uccide soltanto gli amori già morti.
Quelli che non uccide a volte diventano immortali.”
M. Gramellini, C. Gamberale

Amiche care, sono partita dal mio corpo e dal tradimento che faticosamente sto imparando ad accettare, per arrivare a un tema che mi sta tanto a cuore.

Ricordo che quando durante i percorsi che tenevamo per le coppie in preparazione al matrimonio, mio marito ed io parlavamo loro di infedeltà, ci guardavano sgomenti, increduli di come potessimo affrontare un argomento così distante dal loro amore.

Ma ciò che ci stava a cuore era raccontare che nessuna coppia dovrebbe mai avere la presunzione di sentirsi al sicuro dal tradimento, che l’amore può durare per sempre solo a patto che lo si difenda con le unghie e con i denti dalle bastonate che la vita non risparmia.

Vi auguro una felice domenica in compagnia di chi amate, guardatevi con occhi diversi, rispettatevi, perdonatevi, e siate felici.

E se leggendo questo articolo vi è venuta voglia di condividerlo con qualcuno, vi prego non esitate.

4 pensieri su “Tradire, un po’ come morire ma anche rinascere

  1. Post come sempre molto interessante e ricco di spunti. Vorrei sofffermarmi su due punti. Il primo è il presunto tradimento del nostro corpo, che non è un tradimento “vero”, lo percepiamo così come dici tu, ma dobbiamo accetare il tempo che scorre e le sue conseguenze. Il secondo tradimento, nel senso più profondo del termine, è sempre un qualcosa che viene subito da qualcuno. Mi dispiace contraddirti, ma non sempre le cose si posssono aggiustare. La mia esperienza in fatto di tradimenti e abbandoni mi ha costretto ad accettare la realtà che la coppia, per definizione, è formata dalla volontà di due persone. Noi possiamo fare la nostra parte, ma non abbbiamo il controllo dell’intero e dobiamo dipendere dalla volontà altrui. Condivido comunque il tuo intento di infondere speranza.

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    1. Ciao Daniele, concordo con te sull’accettare il tempo che scorre, un po’ meno il corpo che invecchia, forse in quanto donna oppure in quanto Giovanna, non lo so, quello che so è che mal sopporto le limitazioni 😅.
      Sull’altro aspetto del tradimento, sono d’accordo quando dici che non sempre le cose si possono aggiustare e infatti nel post ho scritto: qualche volta no. Ho seguito tante coppie con questa fatica nel cuore e non tutte sono riuscite a sopravvivere al tradimento, ma come dice la bellissima citazione che ho riportato, le coppie che riescono diventano immortali. Tifiamo per loro. Grazie per le tue riflessioni mai scontate.

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